Immagini per sempre
Sono discordie di amanti, le dissonanze del mondo.
Dal grembo di tutti i contrasti, germoglia un accordo novello:
e tutto che un giorno si scisse, ritorna congiunto.
Diraman dal cuore le vene, ma tornano al cuore:
e tutto, nel mondo, è un unico ardore di vita perenne
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Il Preside Michele Passalacqua |
(F. Hòlderlin)
A Giovanni Marchese
La vita riserva sempre, prima o poi, esperienze dolorose che alcuni preferiscono vivere in solitudine nella dimensione privata, una sorta di guscio entro il quale il dolore invece di stemperarsi spesso finisce con l'acuirsi e diventare insopportabile. Altri, invece, cercano una via di fuga alla disperazione attraverso la narrazione, recuperando dalla galassia della memoria squarci di vita passata della persona cara che non è più con noi in una dimensione di condivisione con altre persone. In tal caso, il racconto serve a lenire in parte il dolore, perché, pietoso conforto riservato ai mortali, in qualche modo "la parola che canta il dolore non è più dolore". Su questo preciso bisogno si fonda l'invito rivoltomi dagli insegnanti e dai genitori di Giovanni Marchese, un alunno della Scuola Media "Pietro D'Asaro" di Racalmuto che nell'anno scolastico 2008/2009 ho avuto modo di conoscere come dirigente di quella Scuola.
È la prima volta che mi trovo a commemorare un alunno e avrei preferito, di cuore, non farlo. Manca ancora quella necessaria serenità che ti permette di dare ordine ai pensieri, essendo ancora vivo, a distanza di poco più di un anno dalla sua dipartita, il ricordo di un ragazzo dal carattere mite e buono, laborioso ed impegnato, sempre disponibile a dare il
suo personale contributo alle iniziative della Scuola,
Giovanni è stato per me un valido ed insostituibile aiuto nell'allestimento della biblioteca
intitolata a Leonardo Sciasela, impreziosendo con il suo estro artistico materiali grezzi e
abbellendo con sue opere un ambiente che altrimenti sarebbe risultato povero e senza
anima. Aveva un talento artistico non comune, ma ciò che lo rendeva amabile era la
bontà che riusciva sapientemente a coniugare con una non comune capacità di assolvere
gli impegni liberamente assunti.
Personalmente, lo consideravo un esempio positivo per molti suoi coetanei, un testimonial
effettivo e concreto della nostra Scuola. Pertanto, condivido la scelta di dedicare a Lui
l'aula di educazione artistica della Scuola e di testimoniare il mio personale affetto con
queste parole che, seppur scarne, esprimono il mio profondo sentimento di riconoscenza
e servono a conservarne il dolce ricordo in questa pubblicazione che i genitori affranti
hanno voluto stampare perfar conoscere le opere artistiche del loro caro ed indimenticabile
figlio.
Il loro dolore è inconsolabile, ma le lacrime possono essere feconde per far germogliare
una nuova speranza di vita, "un accordo novello... e tutto che un giorno si scisse, ritorna
congiunto" (Hòlderlin).
Michele Passalacqua
Il tuo preside
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